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SANTUARI E CHIESE
RAGOGNA
CHIESA SI SAN PIETRO IN CASTELLO
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN PIETRO (SAN PIETRO)
Costruita tra il 1905 e il 1921 in stile neogotico, la chiesa custodisce al suo interno le opere d’arte provenienti dall’antica pieve del castello: una fonte battesimale (con putti che sostengono la coppa) appartenente alla scuola del Pilacorte o di Benedetto degli Astori e attribuibile alla prima metà del secolo XVI, l’altare maggiore in marmo del XVII contenete una pala dipinta dal sandanielese Giuseppe Buzzi e raffigurante l’Immacolata e gli apostoli Pietro e Paolo e due pale del ’700.
CHIESA DI SANTA MARIA (PIGNANO)
La parrocchiale di Pignano, alla quale si accede attraverso una lunga scalinata costituita da 90 gradini, presenta una struttura tipicamente tardo settecentesca, con la facciata a salienti e, all’interno, un’unica navata. Il campanile, realizzato in pietra di Ragogna, è invece del 1510 (restaurato nel 1883). La chiesa conserva interessanti, anche se molto rovinati, affreschi di Gianfrancesco da Tolmezzo del 1502 (nel muro di fondo dell’abside, dietro l’altare) e di Domenico Fabris (1863). Degno di nota anche l’altare maggiore in pietra, realizzato da Daniele Sabbadini di Pinzano nell’ultimo decennio del secolo XVIII.
CHIESETTA DI SAN LORENZO (VILLUZZA)
Situata nei pressi del vecchio cimitero e ricostruita dopo il terremoto del 1976, la chiesa conserva l’originale impianto cinquecentesco. Al suo interno sono collocati i più significativi resti di affreschi di epoca romanica (ascrivibili ai secoli XI e XII) presenti in Friuli Venezia Giulia. Poco distante dall’edificio attuale si possono inoltre osservare gli scavi con i resti dell’antica chiesa (secoli X-XI).
CHIESETTA DI SAN GIOVANNI IN MONTE (MONTE DI RAGOGNA)
Distrutta durante la guerra del 1915-1918, ricostruita nel 1947 e nuovamente rasa al suolo dal terremoto del 1976, la chiesetta è stata nuovamente ricostruita mantenendone l’originario aspetto duecentesco. All’interno si possono osservare alcuni affreschi, anche se rovinati, risalenti al secolo XVI. Poco distante dall’edificio si possono inoltre osservare i resti di un antico romitorio (secolo XVIII).
