Biotopi

Friuli Collinare - Biotopi

I biotopi sono aree protette di limitata estensione (al massimo qualche decina di ettari) caratterizzate dalla presenza di zone umide ancora integre. Qui si ritrovano infatti numerose specie botaniche inserite nella Lista Rossa delle piante d’Italia a rischio di estinzione nonché specie endemiche e relitti dell’epoca glaciale.
Anche la fauna è ben rappresentata. Qui si trovano i rari falchi e testuggini palustri, diverse specie di libellule, farfalle e la puzzola.

Tra i siti di maggiore interesse si ricordano il biotopo di Col San Floreano, il Rio dell’Acqua Caduta (Cimano di S. Daniele del Friuli), che ospita l’unica cascata ancora attiva nell’area dell’Anfiteatro morenico del Tagliamento, e la Torbiera di Casasola (Majano), una tra le più estese torbiere basso-alcaline della regione.

Introduzione

Rio dell'acqua caduta (San Daniele del Friuli)

Il Rio dell’Acqua Caduta è, sotto il profilo naturalistico, uno dei siti più interessanti e scenografici della zona collinare.
Il corso d’acqua, dopo un breve percorso tortuoso, incide una breve e profonda forra nelle rocce (conglomerati continentali miocenici) e compie un salto di una decina di metri formando l’unica cascata ancora attiva nell’area dell’Anfiteatro morenico del Tagliamento.
Si accede da un ripido sentiero nei pressi del cimitero di Cimano.

Rio dell'acqua caduta (San Daniele del Friuli)

Biotopo Naturale Regionale dei Prati di Col San Floreano (Rive d'Arcano)

Il biotopo di Col San Floreano si trova lungo la strada panoramica che collega Fagagna a San Daniele del Friuli, un luogo di particolare bellezza paesaggistica.
Nelle vicinanze si trovano il castello di Rive d’Arcano e il Forte Col Roncone.
Il biotopo appartiene alla seconda cerchia morenica originatasi dal ritiro del ghiacciaio durante l’ultima glaciazione e si estende per 25 ettari.

È caratterizzato da prati aridi e magri sulle sommità delle colline e sui pendii mentre, nelle parti basse, si trovano zone umide (torbiere) in cui si sviluppa una vegetazione igrofila. Nelle zone con caratteristiche intermedie fra la torbiera e il magredo si formano i prati umidi a molinia. Ne consegue un paesaggio variegato con siepi umide e farnie isolate.

Biotopo Naturale Regionale dei Prati di Col San Floreano (Rive d'Arcano)

Flora

In questo ambiente umido di torbiera vivono specie endemiche, alcune rare e a rischio di estinzione. Si sviluppano poi specie come il giunco nero (Schoenus nigricans) responsabile del colore grigiastro tipico di questi siti. Sono presenti Plantago altissima, Gentiana pneumonanthe, Euphrasia Marchesetti, Dactylorhiza Incarnata. Fra le particolarità floristiche troviamo i relitti glaciali, solitamente presenti ad altitudini maggiori, numerose orchidee e piccole piante carnivore: la Pinguicola alpina, la Primula farinosa, Eriophorum latifolium.

Fauna

Gli ambienti boschivi e le zone umide favoriscono la presenza di specie animali, in modo particolare gli anfibi fra cui si ricordano il tritone, l’ululone dal ventre giallo e diverse specie di rane.

Torbiera Lazzacco

Piccola torbiera (circa 16 ettari) situata a nord dell’abitato di Lazzacco, tra Pagnacco e Moruzzo. Si distinguono due aree: una, di maggiori dimensioni, caratterizzata da una torbiera eutrofizzata dalle coltivazioni dei campo vicini, e una più piccola caratterizzata da una torbiera bassa alcalina.
Qui si trovano Rhynchospora Alba, Rhynchospora Fusca, Primula Farinosa e Menyanthes Trifoliata, specie relitte microterme rarissime a sud delle Alpi, e anche il raro Schoenus Ferrugineus L.

Torbiera Lazzacco

Palude di Fontana Abisso (Buja)

Il sito rappresenta una delle ultime testimonianze delle vaste torbiere e paludi un tempo presenti nell’anfiteatro morenico del Tagliamento. Sono superfici sopravvissute alla bonifica agraria e alla messa a coltura.
Nel sito vi è abbondante presenza di specie igrofile di notevole rilevanza a livello nazionale e regionale, anche in considerazione delle differenze vegetazionali tra le diverse zone umide che caratterizzano il sito.

Torbiera di Casasola (Majano)

In Comune di Majano è sita la torbiera di Casasola, una tra le più estese della regione. Essa conserva microambienti naturalisticamente integri con specie di rilievo, endemiche e relitti glaciali pleistocenici. Nella parte centrale e profonda del sito gli specchi d’acqua sono popolati da idrofite. Tra di esse si evidenzia l’Erba Vescica, pianta carnivora che lascia senza scampo le prede che si posano sulle sue foglie.

Torbiera di Casasola (Majano)

Torbiera di Borgo Pegoraro (Moruzzo)

L’area umida è situata a ovest di Borgo Pegoraro, salvatasi dagli interventi di bonifica si estende per oltre dieci ettari. Alcuni specchi d’acqua ospitano una preziosa vegetazione acquatica a ninfee mentre, dove l’acqua è meno profonda, cresce la cannuccia palustre.

Torbiera di Borgo Pegoraro (Moruzzo)
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